Carlo Fritsch

CARLO FRITSCH NEW DADA: ECCO ALCUNI  DEI SUI QUADRI ESPOSTI ALLA GALLERIA RETTORI TRIBBIO 2 DI TRIESTE, CHE HANNO ISPIRATO LA MIA POESIA
(LA MOSTRA “UN MISSILE COSTA MILLE CUORI”, 20 GENNAIO – 2 FEBBRAIO 2024, È STATA CURATA DA FRANCO ROSSO)

PER CARLO FRITSCH, NEW DADA

Ho cercato in una sera di fredda bora,
la firma dei tuoi sentimenti sui muri
d’un vecchio ghetto, sì l’ho trovata,
una pennellata di disperazione nei
polistiroli e tante granate, tanti missili,
da far esplodere il cuore, tanto sangue
da imbrattare per sempre i paesaggi
del dolore che di sicuro puoi trovare
nelle pieghe più nascoste nell’anima
di ciascuno di noi, la tua così martoriata,
da mettere a nudo i drammi del nostro
tempo con tanti flashback,
a rappresentare una profonda
inquietudine fatta di simboli, dal colore
fuxia d’un ombrello solingo, aperto lì
dove piovono fantasmagorici pesci,
fino a rappresentare con le sigarette
morte lì per terra e un uomo tutto nero
di spalle, a non voler guardare il mondo,
una solitudine non voluta, non cercata,
un’angoscia esistenziale, universale,
sotto una pioggia che danza incessante,
che non deterge il dolore per il rosso
fuoco sangue della storia, e che vedi
anche nei caseggiati grigi d’una periferia
di Praga al tempo di Kafka
o nelle ciminiere di tante ferriere.
Un enigma l’uomo moderno, fatto
di convulse, inumane tastiere di computer,
di cavi elettrici così intrecciati da offuscare
il cervello, un enigma tanto difficile
da decodificare, da perdersi nel buio anonimo
della notte dei tempi dei tempi.

Trieste, 22 gennaio 2024
Giacomo Garzya

Carlo Fritsch

a) “Potrebbero piovere pesci”, tecnica mista su tela, 60×80 cm  (quadro ispirato dal romanzo di Murakami Haruki, “Kafka on the beach”)
b) “Ospedale”, tecnica mista su polistirolo, 80×80 cm
c) “Un missile costa mille cuori”, tecnica mista su polistirolo, 80×80 cm  (da “Lettere sa un esilio qualsiasi” di Matteo Moder)
d) “Distruzione”, tecnica mista su polistirolo, 100×80 cm
e) “Ultima sigaretta”, tecnica mista su polistirolo, 80×60 cm  (già esposto nel dicembre 2023 al Palazzo del Consiglio della Regione F.V.G. nella mostra “15 artisti x 15 x Svevo”)
f) “Periferia”, tecnica mista su tela, 70×70 cm
g) “La ferriera”, tecnica mista su tela, 50×70 cm
h) “Dancing in the rain”, tecnica mista su tela, 70×70 cm
i) “Enigma”, composizione su polistirolo, 100×50 cm  (“per anni mi sono divertito a decodificare il tuo pensiero e non mi sono mai annoiato”)
l) Carlo Fritsch (foto di Giacomo Garzya, Trieste, 3 febbraio 2024)

 

PRESENTAZIONE CRITICA DI FRANCO ROSSO

Il titolo della mostra (alla Tristan Tzara….) già anticipa che Carlo Fritsch si esprime creativamente con linguaggio dadaista, attingendo alla sua cultura letteraria, al suo cimentarsi con la recitazione teatrale, riflettendo sulla contemporaneità e sugli avvenimenti che la caratterizzano.
“Sono opere – scrive Franco Rosso nella presentazione – che rappresentano l’esito creativo conclusivo di una curva esperenziale che si è rivelata palestra mentale per approntare il suo repertorio visivo, ma anche impalcatura concettuale del suo lavoro. Del dadaismo Fritsch fa sua una certa dissacrazione dell’arte, ma soprattutto l’effetto di spaesamento e di slittamento dei contenuti dalla sfera estetica a quella riflessiva e comunicazionale, sempre con quella impronta ironica che configura il dadaismo come una costante dello spirito, più che un movimento un atteggiamento. Dal dadaismo prende anche l’avversione alla morale corrente e dominante, la protesta poetica ed etica contro la guerra, l’uso dell’allusione ironica, la demistificazione della preziosità materica dell’opera d’arte, l’equivalenza tra immagine dipinta e oggetto e quindi l’uso del collage. Tutte cose che troviamo nelle opere esposte in questa Mostra, realizzate su tela, carta, polistirolo ed altro, tutte corredate da titoli in qualche modo indicativi. Ad ispirarlo i libri di Haruki Murakami o di Svevo, gli scenari di guerra oggi in essere, gli enigmi psicologici della contemporaneità, il caos che aggredisce la società, poi lui unisce storia, utopia e realtà con un approccio alla fine giocoso, quasi volesse con ironia visualizzare l’ideologia liquida protagonista del nostro tempo. Lo fa agendo “artisticamente” creando immagini nelle quali la bellezza si sottrae alla mistificazione della cosmesi, tipica del virtuosismo esecutivo: sempre con il suo mordente inventivo attraverso il quale Carlo Fritsch ci introduce in una sfera del reale, considerando la realtà non come statica oggettivazione, ma come intreccio, viaggio convergente di azioni e accadimenti”.
Coerente con la sua passione per la letteratura, Carlo Fritsch ha previsto che i visitatori della Mostra potranno scegliere di acquistare due opere il cui provento sarà interamente devoluto al Fondo istituito per il “Restauro Libreria Antiquaria Umberto Saba”.

Franco Rosso

 

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