PRESENTAZIONE DI ANNA PICCIONI A GIACOMO GARZYA, "L'AMORE COME IL VENTO".

"L'amore come il vento"

Apro il libro e mi preparo a leggere versi, parole della poesia di Giacomo Garzya. Con grande sorpresa la prima parte sono versi scritti in francese, una lingua che amo e conosco. Il francese ha una sua musicalità e un magnetismo che s'intreccia con le corde del cuore. I versi incantano, prendono, trascinano verso l'infinito (p. 21).
È così piacevole ascoltare la tua voce lontana/ è così piacevole moltiplicare le tue dolci parole/ è così piacevole guardare il cielo/ e seguire le scie degli aerei / che portano a te/ è così bello scriverti parole d'amore/.
La morte di una figlia è straziante, ma il dolore sofferto in comunione con la moglie ( p. 45),
Dietro il vetro appannato/ una donna che guarda/ con gli occhi perduti nel vuoto,/ una figlia nel fiore degli anni/ ha perduto,
non toglie il ricordo di momenti felici, di immagini incancellabili: l'ineluttabilità della morte non toglie la speranza di ritrovarsi in un altrove (p. 23), la finitezza dell'esistenza contrapposta all'infinità di un mondo altrove che non appartiene a noi vivi.
Tu non arrivi, tu non verrai/ perché non dovevi partire/ perché tu non esisti/ che per le tue brughiere
Un esistere, ex-stare, stare fuori ma non nega l'esserci
e poi (p.27)
non un giorno passa/ che tu non preghi per me/.
Il sogno supera la realtà, è un luogo vero vissuto, è rimedio al dolore che la vita ci mette davanti.
Giacomo Garzya è il poeta dell'Amore...cos'è l'amore se non darsi/ un bacio e stringersi forte? (p. 33), dell'amicizia…i raggi del sole / una bella amicizia riscaldano/ noi seduti all'aria aperta... (p.44). E per finire questa prima parte, la musica, i suoni, le note del violino e pianoforte che confortano: l'anima trasportata nel passato dal suono nostalgico del violino, riportata al presente dal fermo suono del pianoforte "...gli archi si tendono verso il passato/, mentre il pianoforte guarda/ verso il presente/ non so perché..." Je ne veux pas tormenter moi meme" (p.47).
"L'amore come il vento" : il vento uno degli elementi più cantati dai poeti: elemento liberatorio che deterge e libera, fa librare e vibrare l'anima in tutte le sue corde; stacca dalle sconfitte e dal dolore.
Il vento e l'Amore (p. 151),
...il vento possente del mare/ a cui nessuno resiste./ Solo il marinaio provetto,/ solo un amore infinito.
La poesia di Garzya è un canto alla natura, alla donna, all'Amore. Ogni luogo visto dal poeta suscita emozioni e sentimenti profondi, che producono una metamorfosi: il poeta è il luogo.
Nei suoi versi c'è sempre un interlocutore un tu: la poesia non è introitata, ma è condivisa con qualcuno o qualcuna che comprende, e si assiste a una fusione di anime e luoghi. La donna e la Natura si fondono in un unico abbraccio che accoglie lo spirito tormentato del poeta (p. 166),
Correvo senza una meta/ là dove gli abeti e i pini/ si esaurivano nella tundra/ là dove gli ermellini, le volpi,/ le lepri immacolate/ fanno capolino/ nelle distese innevate/ e tu donna eri lì/ come un angelo/ ad accogliere i miei tormenti/ a lenire la mia solitudine/ a lievitare la mia esistenza/ col tuo amore nel mio.
La Natura del poeta è quella del mondo classico, dei miti, la Natura dei cantori classici.

 

ANNA PICCIONI

"L'amore come il vento", Napoli 2019, Iuppiter edizioni, presentato all'Università Liberetà di Trieste da Anna Piccioni (8 novembre 2019).

 



 

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