ANGOLO POETICO DI GIACOMO GARZYA
Gil De Siloè

LA MIA "VIRGEN DE LA LECHE"

Io piego le ginocchia per Te,
mi genufletto nel più acuto dolore,
per invocare Te Madre,
nello splendore dell'alabastro,
nel porgerti al tuo unico Figlio,
Nostro Salvatore, inviato
a soffrire per noi, per salvarci tutti,
Lui sul Golgota, un Gesù già così
umano, fin dai primi gesti, tanto
da afferrare avido il Tuo seno.
Una "Maria Lactans"a Burgos,
piena d'amore, che allatta il Suo
bimbo divino, non può non
toccare l'animo più duro del più
grande fra i peccatori,
un atto materno il Suo, lo stesso
sentimento di tutte le mamme,
sublimato nella plasticità d'una
scultura, che resterà incarnata
per sempre nel cuore.

Burgos, Cartuja de Miraflores, 11 agosto 2023

Giacomo Garzya

[scritta dopo aver guardato la scultura
in alabastro, nella Certosa di Miraflores,
la "Virgen de la Leche" di Gil de Siloé
(1489-1493), nel monumento funebre
dei Re Giovanni II di Castiglia e Isabella
del Portogallo, genitori della Regina
Isabella di Castiglia]

 

Gil de Siloè

"Virgen de la Leche", copia nella "Sala de Miraflores", la Cappella dedicata a Nostra Signora di Miraflores, adiacente al Presbiterio, dove vi è la scultura originale nel "Sepulcro de los Reyes"
(foto di Giacomo Garzya, 11 agosto 2023)

 


 

 

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