PRESENTAZIONE DEI DUE LIBRI FOTOGRAFICI DI GIACOMO GARZYA, EDITI A ROMA NEL 2023, AL CAFFÉ SAN MARCO, 4 APRILE 2024
Giovedì 4 aprile al Caffè San Marco il fotografo e poeta Giacomo Garzya
31 Marzo 2024
Aggiornato: 30 Marzo 2024
31.03.2024 – 09:00 – Giovedì 4 aprile alle ore 18 l’Antico Caffè San Marco (Trieste – Via Battisti 18/A) ospita la presentazione di due libri fotografici di Giacomo Garzya : Le vie dell’immagine e Frammenti di Mediterraneo (ambedue Edizioni Dantebus – Roma ). Introduzione critica di Franco Rosso che dialogherà con l’autore.
Giacomo Garzya è poeta e fotografo. Lo è da più di trentanni , affiancando al percorso poetico – autobiografico, intimista, introspettivo, diario della sua anima e di tutte le anime pensanti, in forma complementare la fotografia. Le due espressività creative si interfacciano e si inverano reciprocamente e insieme sintetizzano una curva esperenziale di vita impostata sugli studi storici, in particolare sulla controriforma, per giungere alla poesia parallelamente al ruolo di Professore di lettere. Una espressività creativa che quindi nasce dalla cultura e diventa l’esemplificazione plastica di quanto affermava Oscar Wilde : “Coloro i quali trovano nelle cose belle significati belli, sono persone colte. Per questi c’è speranza”.
A differenza dei ricordi, della memoria, la fotografia mantiene una infrangibile fissità di testimonianza, indifferente al mutare delle situazioni, dei contesti, dei fruitori, innescando un effetto di trascinamento degli aspetti della realtà che attesta tenacemente in eterno la sua presenza. D’altronde, e in aggiunta, la fotografia può essere interpretata come la realizzazione meccanica della prospettiva rinascimentale: dal punto di vista concettuale Brunelleschi inventa la piramide ottica è cioè il fatto di guardare una scena da un punto di vista di osservazione fisso e di trascriverla poi sul piano. Concetti culturali che ritroviamo nell’attività fotografica di Giacomo Garzya testimoniata nei diversi libri da lui pubblicati: certamente in Le vie dell’immagine e Frammenti di Mediterraneo, pubblicati nel 2023, che vengono presentati a Trieste.
“Il primo – afferma Franco Rosso , nella presentazione – è più generale, il secondo è monotematico con l’intento di rappresentare il suo concetto di Mediterraneo, culla della nostra civiltà, della nostra cultura , crocevia di popoli e abecedario di infinite bellezze. Due libri che rappresentano due viaggi, compiuti non da turisti ma da viaggiatori alla Alain Botton. In ambedue i libri emerge – al di là della eccezionalità della resa di ogni scatto fotografico – quell’impronta del Garzya fotografo che lo rende unico: la capacità di “scattare” con immediatezza sapendo configurare dall’inizio l’immagine con una campitura, con un taglio, con un ritmo che riscatta la foto dall’aspetto puramente estetico per farla diventare forma pensante, che parla, che coinvolge. D’altronde è proprio il taglio che fa la foto, che diventa una precisa espressione e allo stesso tempo una metafora visiva, perché ogni scatto, alla fine, è un’opinione sulla cosa fotografata, qualsiasi cosa…e le immagini diventano idee e le idee nascono dalla cultura, dallo studio, dalla ricerca e dalla sperimentazione.
Fotografia e poesia, poesia e fotografia in Giacomo Garzya si interconnettono e si completano a volte integrandosi, irradiando riverberi emotivi che diventano un diario dell’anima e un invito a non mollare mai il personale viaggio alla ricerca della storia, della cultura e della bellezza. Quel viaggio che Garzya prosegue senza mai fermarsi, con quello sguardo affascinato e colmo di stupore tipico del fanciullo che prova meraviglia dinanzi ad ogni scoperta di bellezza come fosse la prima”.
Biografia di Giacomo Garzya
Giacomo Garzya, nato a Napoli nel 1952, poeta e fotografo, laureato in Storia moderna alla Federico II di Napoli con 110 e lode (1976), già borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici (1976-77), ricercatore laureato retribuito a tempo pieno del CNR, già docente di Materie letterarie nelle Scuole statali, si è occupato di storia sociale e religiosa e di fotografia, pubblicando saggi e libri fotografici. Dopo un primo interesse giovanile, ha coltivato a partire dagli anni Novanta la poesia, pubblicando, tra il 1998 e il 2023, sedici libri monografici. Ai primi di ottobre 2023, edito dalla Dantebus Edizioni, è uscito un “Calendario 2024. Dantebus Margutta” con 12 poesie inedite di Giacomo Garzya, abbinate, da gennaio a dicembre, a personaggi celebri della letteratura, ritratti in versione Pop. È stato sempre finalista e con “menzioni al merito,” negli otto concorsi poetici a cui ha partecipato dal 2022: in particolare, “Poeta Federiciano” al XIV Concorso internazionale “Il Federiciano”; nel 2023, al secondo posto al “Quarto Premio Internazionale Fëdor Dostoevskij”, col suo libro “Poesie” (1998-2010), Napoli 2011, M. D’Auria Editore e al sesto posto ex aequo, con “menzione speciale al merito”, all’ “Ottavo Premio internazionale Salvatore Quasimodo”, presidente della giuria il figlio Alessandro, per il suo libro “Delos. Poesie 2015-2020”, Napoli 2020, Iuppiter Edizioni. Infine, non poche sue poesie sono state tradotte in inglese, in francese, in spagnolo, in tedesco, in greco moderno, in arabo classico.
Dal 1981 al 2009 ha fotografato diapositive (oltre 15000); poi è passato al digitale. A partire dal 1994, ha esposto a Napoli a Palazzo Pignatelli (“Forti affetti”, 4-13 maggio 1994), alla Casina Pompeiana nella Villa comunale ( “Napoli Arte. Cento artisti a confronto”, 17-23 dicembre 1994, vincendo, in tale mostra collettiva, il primo premio per la fotografia a colori), all’Oratorio dei nobili a Piazza del Gesù, con Pepi Merisio ( “Tesori di Piazza del Gesù “, 29 aprile-31 maggio 1995). Ha poi esposto a Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici “Napoli 1999”, 16-22 gennaio 1999 , con presentazione di Renata De Lorenzo; “Colori del tempo”, 14-31 ottobre 2000 con presentazione di Renata De Lorenzo; “Il mare che non si vede”, 24 febbraio-15 marzo 2006, prorogata fino al 18 aprile 2006, con presentazione di Eugenio Mazzarella e Maurizio Ribera d’Alcalà, moderatore Enzo Pagliaro). Quindi presso il laboratorio fotografico napoletano “Copyright”, “Santa Lucia”, 29 dicembre 1997-30 marzo 1998; al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) (“Vesuvio oggi” e “Vesuvio all’alba”, nell’ambito della mostra “Napoli e il suo vulcano”, 21 ottobre-19 novembre 2006). Le foto esposte al PAN, furono riesposte a Roma, nel Complesso del Vittoriano, nell’ambito della mostra “Alla scoperta del Vesuvio” (12 gennaio-11 febbraio 2007).
Ha pubblicato, inoltre, album e libri fotografici [Forti affetti, Napoli 1994; Napoli 1999, con prefazione di Renata De Lorenzo, Napoli 1999, Arte tipografica editrice; Le stagioni, con prefazione di Renata De Lorenzo (12 stampe di cui 2 di Riccardo Rossi), Napoli 2000, Arte tipografica editrice; Colori di Procida, con testi di Valeria del Vasto, Napoli 2002, Arte tipografica editrice; La mia Napoli, con prefazione di Renata De Lorenzo, Napoli 2014, Arte tipografica editrice). Infine, due sui libri con foto in gran parte analogiche (diapositive) su circa trent’anni di attività come fotografo, il primo con 183 foto, “Le vie dell’immagine. Scatti in cammino”, con prefazione di Massimo Gherardini, Roma 2023, Dantebus Edizioni, pp.1-202, e il secondo con 181 foto, “Frammenti di Mediterraneo”, sempre con prefazione di Massimo Gherardini, Roma 2023, Dantebus Edizioni, pp. 1-200].
Nel 1995 Giacomo Garzya scrisse una recensione sui Murales, a Furore Alto, di Antonio Oliveri del Castillo; nel 2003 la presentazione della mostra fotografica di Antonio Caniparoli, “Poussières du Nepal” (Rouen e Parigi, Ambasciata del Nepal, maggio-giugno 2003); nel 2004 sulla mostra “Catabasi” di Francesco Alessio, Enzo e Nicola Pagano (cfr. “Il Mattino” del 10 gennaio 2004); il 28 febbraio 2014 presentò all’Humaniter di Napoli il libro di Aurora Cacopardo e Francesco D’Episcopo “Napoli: luoghi letterari”, Napoli 2011, Iuppiter edizioni. La relazione fu pubblicata su una rivista napoletana (G. Garzya, “Napoli: luoghi letterari”, in “Chiaia magazine”, IX, n.1-2, febbraio/marzo 2014); il 7 maggio 2016 presentò al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), il libro di Aurora Cacopardo “Sotto un contorto ulivo saraceno”, Napoli 2015, Iuppiter edizioni (il testo della presentazione è nella home del suo sito www.maree2001.it ); nel 2022 ha scritto sulle attuali rielaborazioni fotografiche, G.Garzya, “Alexandra Mitakidis, quando la Fotografia incontra la Poesia”, in ” Chiaia Magazine”, Anno XVII, numero 100 – dicembre 2022, p. 23. Sul blog.dantebus.com si possono leggere un’intervista fattagli il 6 marzo 2023 dalla Redazione della Casa editrice su due suoi libri, uno poetico “Il riverbero delle parole”, e l’altro fotografico “Le vie dell’immagine” (Interviste d’Autore – Giacomo Garzya) e un suo articolo del 25 gennaio 2024 sul suo libro fotografico “Frammenti di Mediterraneo”.
[c.s.] [c.c.]