“LA BALLERINA DI BUDVA”
Amore,
trasformata in pietra
per il tuo marinaio,
per fissare l’impeto disperato
nell’ultima tua danza frenetica,
senza speranza,
sulla riva dove ogni sera amavi,
il tuo, un canto d’amore eterno,
impossibile il suo ritorno
a Mogren per i flutti in tempesta,
ma così forte la tua passione,
più del mare rabbioso,
da danzare ogni sera, ogni notte
per lui.
Come vorrei vederti
almeno una volta, elegante,
mai scomposta,
pur nel tuo estremo dolore,
quando rinnovi il tuo infinito
amore, oltre l’umano, tu ballerina,
un giorno carne, poi pietra,
poi scolpita nel bronzo.
Budva, 1 maggio 2025
Giacomo Garzya
(Scritta dopo aver ammirato la sculturdi Gradimir Aleksić, in Budva)