EMOZIONI DAI FIORI SILENTI
DELLA NATURA,
LONTANI DA OGNI RUMORE
Come amo i fiori del vento,
li incontri, tra la primavera
e l’autunno,
i petali di una Ninfa,
dai colori ora blu, ora viola,
ora rossi o bianchi,
a perdersi nell’aere al

primo soffio
di un cuore innamorato, Zefiro
o Borea,
comunque un vento a renderti la vita
leggiadra ma insieme caduca,
una fragilità, tuttavia,
carica di speranza, per le tante farfalle
lì tra gli steli a volteggiare, ad amarti.
Ma dagli anemoni del mio interiore
giardino, il pensiero corre
verso altre trasparenze, che trovi
negli acquerelli d’un’amica lontana,
e che danno vita, colore e luce
a tanti altri fiori esotici,
come gli agapanti, gigli dell’amore,
le magnolie, le buganvìllea capresi,
i loti blu di Tutankhamon,
i tulipani e i loro celebri
e molto costosi bulbi, ma su tutti,
la Rosa chinensis,
dai contrasti cromatici più vari
e mutevoli,
dall’ambra al rosa ramato, al cremisi,
fissati tutti con tratti sicuri d’artista
su carte pregiate,
a ricordarmi i più bei giardini
della mia vita, dalla Mortella a Forio,
a Ninfa, a Taormina, alla Roma
barocca dei Papi, a Pamplemousses,
nel lontano Oceano indiano,
tutti orti sempre nel cuore, per antichi
e struggenti ricordi.
Trieste, 5 ottobre 2025
Giacomo Garzya
[prendendo ispirazione dai bellissimi Acquerelli
botanici di Giulia Galasso, esposti a Castello
di Postignano, dal 31 maggio al 2 novembre 2025]
