AMMIRANDO GLI SPLENDIDI QUADRI DELLA PITTRICE TRIESTINA ADRIANA ITRI, CHE DAL 7 AL 17 GIUGNO 2023 ESPOSE UNA SUA MOSTRA PERSONALE “IL CAMMINO” AL “DOUBLE TREE BY HILTON TRIESTE”.
PER ADRIANA ITRI
Rigo su rigo scorrono
i tuoi colori, sei tu a parlare
con la tua anima, a percepire
l’universo coi fiori e con tanti
giochi di luce, tra polvere
d’oro come in Klimt,
e picchiettii di blu, che non
possono non incantare chi
ama negli atti creativi
dell’anima il bello, sì il bello
interiore, così negletto da tanti,
con uno scempio del gusto,
di ogni estetica del cuore
e della mente.
Trieste, 8 giugno 2023
Giacomo Garzya
Cinque quadri di Adriana Itri realizzati tra il 2021 e il 2023, ad acrilico, spesso implementati da smalti, pigmenti e calce e illuminati da polvere d’oro. Il quinto nell’ordine,”Vale la pena di andare a vedere dove potresti mai giungere”, é del 2021, acrilico su tela 150×80 cm, collezione privata (le foto, tranne l’ultima, sono di Giacomo Garzya)
Adriana Itri, nata a Trieste il 4 febbraio 1962, vive fino al 1989 in varie città italiane. Di padre salernitano e madre toscana, si trasferisce quindi stabilmente nel capoluogo giuliano. Partecipa a varie collettive e personali di rilievo in Italia e all’estero e ottiene diversi primi premi e riconoscimenti di livello nazionale. Autodidatta, ha il suo esordio come pittrice nel 2005, con la sua prima esposizione personale presso il celebre caffè storico/letterario Tommaseo. Vincitrice nel 2006 del concorso Malcanton d’Art presso le Maldobrie, dove incontra il celebre critico Carlo Milic, con il quale comincia una collaborazione esponendo presso la Biblioteca Comunale di Mariano del Friuli e lo spazio d’arte Viatori Bossi. Da qui espone con continuità: Sala Comunale di Trieste “A. Fittke”, presentata dal critico Franco Rosso, Galleria Pozzo Rosso Vicenza, Villa Romana Grado, Galleria Arti Show Room Gorizia, Galleria Le 9 Colonne Bologna, Galleria Poliedro Trieste, Palazzo della Racchetta Ferrara. Nel giugno 2018 esposizione personale presso Palazzo Costanzi, Sala Veruda a Trieste. Numerose le esposizione collettive, tra cui Palazzo dei Carraresi Treviso, Galleria Art Time Udine, “La pace con l’arte in un mondo senza confini” Sala del Giubileo Trieste, Palazzo Vivante Trieste, Est/Art/Contaminazioni Istituto Italiano di Cultura Lubiana, Scoletta San Zaccaria Venezia, Castello Estense Ferrara, Monaco di Baviera Castello di Eggersberg. Vincitrice del Concorso Nazionale “Città di Corchiano” Viterbo e prima classificata al concorso “Arte astratta” Palazzo Vivante Trieste. Nel giugno del 2017 espone con la Galleria L’Art Industriel alla Prima Fiera Internazionale di Salisburgo. Partecipazione alle due edizioni di Biennale Donna presso il Magazzino 26 a Trieste. Inoltre alcune opere sono state scelte dalla Rai per allestire in una villa veneta scene per una fiction. Personale nel 2020 presso Anno Domini 47 a Treviso. Numerosi altri riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
PER L’INAUGURAZIONE DELLA SUA PERSONALE “IL CAMMINO”, IL 7 GIUGNO 2023, AL “DOUBLE TREE BY HILTON TRIESTE”, LA CRITICA D’ARTE ARCH. MARIANNA ACCERBONI SCRISSE:
“Dal suo atelier ai piedi del colle di San Giusto Adriana Itri riflette nella sua pittura, attraverso riverberi dorati e luci repentine, i segreti palpiti di un universo senza confini, in cui ognuno di noi è solo come la rosa vermiglia che rappresenta un costante Leitmotiv della sua visione del mondo. Ma ognuno nel contempo guarda con delicato sentire ai suoi simili, rappresentati quali altrettanti fiori dipinti nel contesto di una natura infinita, in cui si librano foglie mosse come pensieri da un vento leggero. Il ritmo che si avverte nelle sue opere è armonico e apparentemente lieve, in realtà cela un’intuizione profonda e istintiva, propria dei migliori artisti. Così, abbandonati – forse solo momentaneamente – gli abiti simbolo, che raccontano e denunciano la violenza di vario genere sulle donne e che hanno riscosso grande apprezzamento da parte della critica e del pubblico, dal 2020 Itri ha iniziato questo nuovo percorso dedicato a una natura gentile e misteriosa, che ci accoglie silente, salvo gli aliti di vento che ci ricordano, come i suoi delicati cromatismi, quelli della Venere del Botticelli.
Itri è autrice di un lessico pittorico molto personale, in cui tuttavia si riflettono in senso positivo gli echi lontani delle atmosfere en plein air di Monet, il fantasticare raffinato dei Prerafaelliti e l’algida perfezione di certi paesaggi fiamminghi: motivi intrecciati in un poetico e sottile simbolismo, rischiarato da efficaci ed evocativi contrappunti di luce. E talvolta in tali paesaggi ritroviamo anche la memoria della pittura astratta cui l’artista si era dedicata agli inizi, nel 2005.
Ricercata è anche la tecnica: calce cruda con del pigmento per il fondo, per ottenere un aspetto un pò sfumato e decadente, sul quale l’artista stende a pennello l’acrilico, smalti e polvere d’oro. E quest’ultimo materiale, oltre a donare luce al dipinto, assume anche una valenza simbolica”.
MARIANNA ACCERBONI